Pagina:Zibaldone di pensieri II.djvu/139: differenze tra le versioni

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''At nunc simile nil, nil idem mortalibus:''
''At nunc simile nil, nil idem mortalibus:''
''Nisi verba forsan inter istos concinunt,''
''Nisi verba forsan inter istos concinunt,''
''At re tamen, factisque convenit nihil. ''</poem><span class="SAL">139,3,OrbiliusMagister</span><section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|676}} E {{AutoreCitato|Cicerone}} (''De Finibus bonorum et malorum'', c. V, verso il fine): ''sed quot homines, tot sententiae: falli igitur possumus.'' Luogo omesso dal Manuzio.
''At re tamen, factisque convenit nihil. ''</poem><span class="SAL">139,3,OrbiliusMagister</span><section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPensiero|676/1}}{{ZbPagina|676}} E {{AutoreCitato|Cicerone}} (''De Finibus bonorum et malorum'', c. V, verso il fine): ''sed quot homines, tot sententiae: falli igitur possumus.'' Luogo omesso dal Manuzio.


Riferite le dette sentenze alla opinione comune, che si dia verità assoluta, anche tra gli uomini (17 febbraio 1821).
Riferite le dette sentenze alla opinione comune, che si dia verità assoluta, anche tra gli uomini (17 febbraio 1821).




{{ZbPensiero|676/1}} Non siamo dunque nati fuorché per sentire, qual felicità sarebbe stata se non fossimo nati? (18 febbraio 1821).<span class="SAL">139,3,OrbiliusMagister</span><section end=3 />
{{ZbPensiero|676/2}} Non siamo dunque nati fuorché per sentire, qual felicità sarebbe stata se non fossimo nati? (18 febbraio 1821).<span class="SAL">139,3,OrbiliusMagister</span><section end=3 />
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