Pagina:Poemi (Byron).djvu/69: differenze tra le versioni

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Obblìan lor cura, e quando vien la bella,
Obblìan lor cura, e quando vien la bella,
Ergon le fronti a salutar la gemma,
Ergon le fronti a salutar la gemma,
Non pur chiedendo, chi, e perchè l’ arrechi.</poem>
Non pur chiedendo, chi, e perchè l’arrechi.</poem><section end=1 />


<section end=1 /><section begin=2 />{{Ns0|Il corsaro/Canto II/XIII|XIII}}{{Centrato|l=18em|XIII.}}
<section begin=2 />{{Ns0|Il corsaro/Canto II/XIII|XIII}}{{Centrato|l=18em|XIII.}}
<poem>Mira Corrado attonita, ed » oh, come,
<poem>:Mira Corrado attonita, ed » oh, come,
» Dice, securo fia ch’ei così dorma,
» Dice, securo fia ch’ei così dorma,
» Mentre per sua trista cagion tant’occhi
» Mentre per sua trista cagion tant’occhi
» Ora veglian nel pianto, e senza posa
» Ora veglian nel pianto, e senza posa
» Qui s’aggirano i miei? Deh! quale incanto
» Qui s’aggirano i miei? Deh! quale incanto
» A me il rende sì caro! I giorni miei
» A me il rende sì caro! I giorni miei
» Egli serbava, e le dolci compagne
» Egli serbava, e le dolci compagne
» Allor da morte, e da dolor più crudo
» Allor da morte, e da dolor più crudo
» Forse di morte. ... Ed or, che val?. ... ma rotto
» Forse di morte.... Ed or, che val?.... ma rotto
» De l’infelice è il sonno. ... udiam. ... sospira. ...
» De l’infelice è il sonno.... udiam.... sospira....
» Scuotesi.... è desto! . ...»
» Scuotesi.... è desto!....»
:::::Erge colui la fronte,
:::::Erge colui la fronte,
E pel’baglior che d’improvviso il fere,
E pel’ baglior che d’improvviso il fere,
Mal sa se veglj, e vegga. Ambo le mani
Mal sa se veglj, e vegga. Ambo le mani
Solleva, e l’ aspro suon di sue catene</poem><section end=2 />
Solleva, e l’aspro suon di sue catene</poem><section end=2 />