Pagina:Canti (Sole).pdf/250: differenze tra le versioni

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-<poem>Beato, o stella, il Serafin, che vola
+<poem><!-- no verso -->
+Beato, o stella, il Serafin, che vola
 Fra gli aurei raggi del tuo santo Eliso,
 E nel tuo foco esulta e si consola
 Del tuo sorriso!
 Io da la mia lontana ombra mortale
 Ivan sospiro ai radianti lidi,
-A codeste diffuse onde d'opàle,
+A codeste diffuse onde d’opàle,
 Ove sorridi!
-Eppur t'amo, o remoto idolo mio,
+Eppur t’amo, o remoto idolo mio,
 E il cor mi freme di gentil baldanza
-Ne l'amarti così, senza desio
+Ne l’amarti così, senza desio
 Senza speranza!
 E mai non torna la pupilla intenta
-Da cotesto soave occhio d'amore,
+Da cotesto soave occhio d’amore,
-Cara luce e fedel, ch'io non mi senta
+Cara luce e fedel, ch’io non mi senta
 Fatto migliore!
-Ch'io non riguardi con più lungo affetto
+Ch’io non riguardi con più lungo affetto
-Su la fronte de l'uom, su la natura,
+Su la fronte de l’uom, su la natura,
 Che non mi corra largamente in petto
 Aura più pura!
 E passo, e canto, come tu mi ispiri,
 La man sul core, onde riflessa vieni
-E l'occhio volto ai tremoli zeffiri
+E l’occhio volto ai tremoli zeffiri
 Ove baleni.</poem>