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ad un a stella 193


Beato, o stella, il Serafin, che vola
     Fra gli aurei raggi del tuo santo Eliso,
     E nel tuo foco esulta e si consola
                    Del tuo sorriso!

Io da la mia lontana ombra mortale25
     Invan sospiro ai radianti lidi,
     A codeste diffuse onde d’opàle,
                    Ove sorridi!

Eppur t’amo, o remoto idolo mio,
     E il cor mi freme di gentil baldanza30
     Ne l’amarti così, senza desio
                    Senza speranza!

E mai non torna la pupilla intenta
     Da cotesto soave occhio d’amore,
     Cara luce e fedel, ch’io non mi senta35
                    Fatto migliore!

Ch’io non riguardi con più lungo affetto
     Su la fronte de l’uom, su la natura,
     Che non mi corra largamente in petto
                    Aura più pura!40

E passo, e canto, come tu mi ispiri,
     La man sul core, onde riflessa vieni
     E l’occhio volto ai tremoli zeffiri
                    Ove baleni.