Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/323: differenze tra le versioni

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 giá troppo tosto non sie d’accordanza,
 né non fare di lui gran rifusanza:
-{{R|4}}nostr’arte si noi vuol né noi comanda.
+{{R|4}}nostr’arte sí nol vuol né nol comanda.
-Cortesemente da te si ’l ne manda
+Cortesemente da te sí ’l ne manda
 e stea il su’ fatto tuttora in bilanza,
-si ch’egli abbia paura ed isperanza
+sí ch’egli abbia paura ed isperanza
 {{R|8}}insin che sia del tutto a sua comanda.
-     E quand’e’ti fará piú pregheria,
+     E quand’e’ ti fará piú pregheria,
 tu gli dirai tuttor che tu sie presta
 {{R|11}}a fargli tutta quanta cortesia;
-e di che ’l su’ amor forte ti molesta,
+e dí che ’l su’ amor forte ti molesta,
 e cosí caccia la paura via.
 {{R|14}}Po’ dimora con lui e fagli festa.»
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 che tu ha’ rifiutato gran signore,
 che riccamente t’avrebbe donata:
-* ma i’ credo che m’avete incantata,
+‘ma i’ credo che m’avete incantata,
-{{R|8}}per ched i’ son entrata in quest’errore *.
+{{R|8}}per ched i’ son entrata in quest’errore’.
-     All or si ’l bascierai Erettamente,
+     Allor sí ’l bascierai istrettamente,
 pregandol che la cosa sia sagreta,
-{{R|11}}si che noi senta mai nessuna gente.
+{{R|11}}sí che nol senta mai nessuna gente.
 A ciò che vorrá fare, istara’ cheta;
 ma guarda che non fossi acconsentente