Pagina:Alfieri - Rime varie (1903).djvu/201: differenze tra le versioni

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-     E così tutta ingombra è la parete
+:E così tutta ingombra è la parete
-D’opre simili, e non di un Cosmo solo,
+D’opre simíli, e non di un Cosmo solo,
 Ma di quant’altri del bel numer sete,
-Cosmi o Fernandi del Mediceo stuolo.
+Cosmi o Fernandi del Medíceo stuolo.
 Qual di Pisa tradita alloro miete;
-Qual le rocche adeguar minaccia al suolo
+Qual le rôcche adeguar minaccia al suolo
 Di Siena vinta, ma coi brandi Ispani
 Comprati dai pacifici Toscani.
-     Nò fia stupor, se Michelangel pi use
+:Nè fia stupor, se {{AutoreCitato|Michelangelo Buonarroti|Michelangel}} pinse
 Quivi le fatte e le future imprese;
-Che qual sue labbra in Aganippe tinse,
+Chè qual sue labbra in Aganippe tinse,
 Sia poeta o pittor, tosto comprese
 Ha le venture etadi; e già lo strinse
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 Se premio ottiene ai vaticini industri.
-     Nella opposta parete opre di pace
+:Nella opposta parete opre di pace
 D’altri Medici eroi, ma non men chiare,
-Altro pennel quanto il prilliier verace
+Altro pennel quanto il primier verace
 Havvi dipinto: e li vedi parlare.
-Quei che noto d’Urbino il nome face
+{{AutoreCitato|Raffaello Sanzio|Quei}} che noto d’Urbino il nome face
 Che non si udria senz’esso ricordare,
-Di Clemente e Leon, duo Papi santi,
+Di {{AutoreCitato|Papa Clemente VII|Clemente}} e {{AutoreCitato|Papa Leone X|Leon}}, duo Papi santi,
 I santi gesti avviva e i pregi tanti.
-     Qui ’l gran Leon, di sì feroce nome
+:Qui ’l gran Leon, di sì feroce nome
-Decimo che di Piero il seggio prema,
+Decimo che di {{Wl|Q33923|Piero}} il seggio prema,
 Vedresti carco di papali some,
 Con man di cui la sola Italia trema,
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 Piaccion più che il ciel compro i regni bui.
-     Oh cieca in vero, e dal cammin del sole
+:Oh cieca in vero, e dal cammin del sole
-Lontana affatto nazi’on perversa,
+Lontana affatto nazïon perversa,
 Che coll’oro mercar non vuoi parole
-Sante; per cui, benché nel fango immersa,
+Sante; per cui, benchè nel fango immersa,
 Ogni alma può, se il peccator ben vuole,
 Innanzi a Dio tornar candida e tersa!
 Scuoti, o Leon, le giubbe; e i feri artigli
-Aguzza; e accarna i traviati figli.
+Aguzza; e accarna i travïati figli.
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