Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/570: differenze tra le versioni
→Pagine SAL 25%: ← Creata nuova pagina: ''Val''. Se le vostre parole non la possono commuovere, gua«dagnatene il cuore coi doni. L’oro e le gemme hanno un’elo-qnenza muta, ch... |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
''Val''. Se le vostre parole non la possono commuovere, |
''Val''. Se le vostre parole non la possono commuovere, guadagnatene il cuore coi doni. L’oro e le gemme hanno un’eloquenza muta, che commuove il cuore delle femmine assai più dei migliori discorsi. |
||
''Duc''. Ma ella ha sdegnato un bel presente che le avea inviato. |
''Duc''. Ma ella ha sdegnato un bel presente che le avea inviato. |
||
''Val''. La donna affetta spesso di sdegnare ciò che più le piace; mandategliene un altro, e non perdete mai la speranza; perocchè gli spregi con cui sarete trattato da prima, non servono che ad accrescere la violenza dell’amore. Se quella donna si mostra corrucciata, non è già perchè vi odii, ma è per forzarvi ad amarla ancora di più, accendendo i desiderii vostri: se vi garrisce, non crediate che voglia lasciarvi; perocchè potete esser |
''Val''. La donna affetta spesso di sdegnare ciò che più le piace; mandategliene un altro, e non perdete mai la speranza; perocchè gli spregi con cui sarete trattato da prima, non servono che ad accrescere la violenza dell’amore. Se quella donna si mostra corrucciata, non è già perchè vi odii, ma è per forzarvi ad amarla ancora di più, accendendo i desiderii vostri: se vi garrisce, non crediate che voglia lasciarvi; perocchè potete esser certo che le povere femmine son disperate, quando si veggono sole. Non prendete congedo, checchè ella possa farsi. Dicendo, ritiratevi, ella non intende che ve ne andiate: adulate, lodate, vantate, esaltate le sue grazie; fosse ella più lurida dell’inferno, ditele che ha un volto da angelo. Ogni uomo che ha la lingua non è uomo, se colla sua lingua non sa guadagnare una donna. |
||
''Duc''. Ma la mano di quella di cui vi parlo è promessa dai suoi parenti ad un giovine di buona nascita e di alto merito: e vegliano con tanta sollecitudine per allontanare dal suo fianco |
''Duc''. Ma la mano di quella di cui vi parlo è promessa dai suoi parenti ad un giovine di buona nascita e di alto merito: e vegliano con tanta sollecitudine per allontanare dal suo fianco ogni uomo, che di giorno è impossibile aver accesso da lei. |
||
''Val''. Cercate allora di vederla di notte. |
''Val''. Cercate allora di vederla di notte. |
||
Riga 15: | Riga 15: | ||
''Val''. Salite nella sua camera per la finestra. |
''Val''. Salite nella sua camera per la finestra. |
||
''Duc''. La sua camera è così alta, e le mura |
''Duc''. La sua camera è così alta, e le mura sì uguali che non si potrebbe tentar di salire senza arrischiare la vita. |
||
''Val''. Una buona scala di corda, con due piccole àncore di ferro per attaccarla, vi servirebbe a dar l’assalto alla torre di un’altra Ero, se, nuovo Leandro, voleste intraprenderlo. |
''Val''. Una buona scala di corda, con due piccole àncore di ferro per attaccarla, vi servirebbe a dar l’assalto alla torre di un’altra Ero, se, nuovo Leandro, voleste intraprenderlo. |
||
Riga 21: | Riga 21: | ||
''Duc''. Tu, Valentino, che sei pieno d’intelligenza, insegnami dove potrei procacciarmi siffatta scala. |
''Duc''. Tu, Valentino, che sei pieno d’intelligenza, insegnami dove potrei procacciarmi siffatta scala. |
||
''Val''. Quando vorreste |
''Val''. Quando vorreste servirvene? Ditemelo. |
||
''Duc''. Questa sera stessa; perocchè l’amore è come un fanciullo che arde d’impazienza per ottenere ciò che desidera. |
''Duc''. Questa sera stessa; perocchè l’amore è come un fanciullo che arde d’impazienza per ottenere ciò che desidera. |
||
Riga 33: | Riga 33: | ||
''Duc''. Un mantello come il vostro potrebbe servire? |
''Duc''. Un mantello come il vostro potrebbe servire? |
||
''Val''. |
''Val''. Sì, certo, signore. |