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Val. Se le vostre parole non la possono commuovere, guadagnatene il cuore coi doni. L’oro e le gemme hanno un’eloquenza muta, che commuove il cuore delle femmine assai più dei migliori discorsi.

Duc. Ma ella ha sdegnato un bel presente che le avea inviato.

Val. La donna affetta spesso di sdegnare ciò che più le piace; mandategliene un altro, e non perdete mai la speranza; perocchè gli spregi con cui sarete trattato da prima, non servono che ad accrescere la violenza dell’amore. Se quella donna si mostra corrucciata, non è già perchè vi odii, ma è per forzarvi ad amarla ancora di più, accendendo i desiderii vostri: se vi garrisce, non crediate che voglia lasciarvi; perocchè potete esser certo che le povere femmine son disperate, quando si veggono sole. Non prendete congedo, checchè ella possa farsi. Dicendo, ritiratevi, ella non intende che ve ne andiate: adulate, lodate, vantate, esaltate le sue grazie; fosse ella più lurida dell’inferno, ditele che ha un volto da angelo. Ogni uomo che ha la lingua non è uomo, se colla sua lingua non sa guadagnare una donna.

Duc. Ma la mano di quella di cui vi parlo è promessa dai suoi parenti ad un giovine di buona nascita e di alto merito: e vegliano con tanta sollecitudine per allontanare dal suo fianco ogni uomo, che di giorno è impossibile aver accesso da lei.

Val. Cercate allora di vederla di notte.

Duc. Tutte le porte son chiuse.

Val. Salite nella sua camera per la finestra.

Duc. La sua camera è così alta, e le mura sì uguali che non si potrebbe tentar di salire senza arrischiare la vita.

Val. Una buona scala di corda, con due piccole àncore di ferro per attaccarla, vi servirebbe a dar l’assalto alla torre di un’altra Ero, se, nuovo Leandro, voleste intraprenderlo.

Duc. Tu, Valentino, che sei pieno d’intelligenza, insegnami dove potrei procacciarmi siffatta scala.

Val. Quando vorreste servirvene? Ditemelo.

Duc. Questa sera stessa; perocchè l’amore è come un fanciullo che arde d’impazienza per ottenere ciò che desidera.

Val. Verso le sette della sera avrete la scala.

Duc. Ma, udite, vuo’ andarvi solo; e come potrò recarvi la scala con sicurezza?

Val. Facilissimo; portatela sotto un mantello un po’ lungo.

Duc. Un mantello come il vostro potrebbe servire?

Val. Sì, certo, signore.