Pagina:Doni, Anton Francesco – I marmi, Vol. I, 1928 – BEIC 1814190.djvu/171: differenze tra le versioni
test caricamento |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione||{{Sc|ragionamento settimo}}|165}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
Il Fanfera e il Lasca. |
{{Ct|f=100%|v=1|lh=1.3|{{Sc|Il Fanfera}} e il {{Sc|Lasca}}.}} |
||
{{Sc|Fanfera}}. Io sono andato dietro a quell’uccellaccio tutta sera e alla fine e’ m’è riuscito come io mi pensava: un capo di re in opinione, cervel da republica in albagia; pur che non abbi borsa di formica, basta. In un altro paese e’ ci nascono, ma qua ci piovano! Io sto in fra due, se io lo debbo andare a trovare lá da Gozzo, perché egli è un peccato a non aiutar diventar pazzo uno’ che se ne muor di voglia; ancor non sarebbe fuor di proposito fargli stampar quel libro sotto suo nome, a suo spese, per insegnargli comprar l’immortalitá. Ma quanti ce ne sono che pagano acciò che sieno stampati i libri loro? L’è pure una dolce cosa il beccarsi il cervello! Infine io non ci voglio andare, acciò che non mi fossi detto: domenedio fa gli uomini e lor s’accompagnano. Sará meglio ch’io camini per i fatti miei. |
|||
{{Sc|Fanfera}}. Io sono andato dietro a quell’uccellaccio tutta |
|||
sera e alla fine e’ m’è riuscito come io mi pensava: un capo |
|||
di re in opinione, cervel da republica in albagia; pur che non |
|||
abbi borsa di formica, basta. In un altro paese e’ ci nascono, |
|||
ma qua ci piovano! Io sto in fra due, se io lo debbo andare |
|||
a trovare lá da Gozzo, perché egli è un peccato a non aiutar |
|||
diventar pazzo uno’ che se ne muor di vogha; ancor non sarebbe |
|||
fuor di proposito fargli stampar quel libro sotto suo nome, a |
|||
suo spese, per insegnargli comprar l’immortalitá. Ma quanti ce |
|||
ne sono che pagano acciò che sieno stampati i libri loro? L’è |
|||
pure una dolce cosa il beccarsi il cervello! Infine io non ci |
|||
voglio andare, acciò che non mi fossi detto: domenedio fa gli |
|||
uomini e lor s’accompagnano. Sará meglio ch’io camini per i |
|||
fatti miei. |
|||
{{Sc|Lasca}}. Fanfera, va’ tu a Vinegia domattina? |
{{Sc|Lasca}}. Fanfera, va’ tu a Vinegia domattina? |
||
Riga 21: | Riga 7: | ||
{{Sc|Fanfera}}. Vo; perché? |
{{Sc|Fanfera}}. Vo; perché? |
||
{{Sc|Lasca}}. Io t’ho portato questa listra e t’ho cerco dite |
{{Sc|Lasca}}. Io t’ho portato questa listra e t’ho cerco dite due ore — come disse il piovano Arlotto — e con il ricordo che pesa. |
||
due ore — come disse il piovano Arlotto — e con il ricordo |
|||
che pesa. |
|||
{{Sc|Fanfera}}. «Un Furioso in ottavo del Giolito, un di quegli d’Aldo, e un altro di piú vecchia stampa che vi si trovi; |
{{Sc|Fanfera}}. «Un ''Furioso'' in ottavo del Giolito, un di quegli d’Aldo, e un altro di piú vecchia stampa che vi si trovi; un ''Centonovelle'' del Giolito in quarto e uno in dodici; un ''Titolivio'' del Nardi, l’''Arcolano'', le ''Lettere'' del Tolomei, la ''Musica'' di Cipriano, le ''Sorte'' del Marcolino, le ''Medaglie'' del Doni, quelle antiche con i rovesci; tutte l’opere che si trovano di Giulio Camillo e quelle del Daniello; quelle ''Lettere'' prime d’Aldo e le prime dell’Aretino e il primo libro di ''Rime'', i ''Mondi'' del Doni e i ''Pistolotti''». Volete voi altro che questi pochi libri? |
||
un Centonovelle del Giolito in quarto e uno in dodici ; un |
|||
Titolivio del Nardi, VArcolano, le Lettere del Tolomei, la |
|||
Musica di Cipriano, le Sorte del Marcolino, le Medaglie del |
|||
Doni, quelle antiche con i rovesci; tutte l’opere che si trovano di Giulio Camillo e quelle del Daniello; quelle Lettere |
|||
prime d’Aldo e le prime dell’Aretino e il primo libro di Rime-, |
|||
i Mondi del Doni e i Pistolotti». Volete voi altro che questi |
|||
pochi libri? |