Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1858, III-IV.djvu/729: differenze tra le versioni
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{{Pt|stra|vostra}} con un bacio; arrendetevi pazientemente. (''baciandola'') Voi avete mille sortilegi nelle labbra. Caterina: vi è più eloquenza nel loro contatto che non ne sia in tutto un concilio di Francia: ed esse persuaderanno più presto Enrico d’Inghilterra, che una preghiera di cento monarchi. Viene vostro padre. |
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ed esse persuaderanno più presto Enrico d’Inghilterra, che una preghiera di cento monarchi. Viene vostro padre. |
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''Enr''. Voleva istruirla, caro parente, del mio amore: e questo in buon gallese. |
''Enr''. Voleva istruirla, caro parente, del mio amore: e questo in buon gallese. |
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Bor. Non ha forse attitudine a tale scienza? |
''Bor''. Non ha forse attitudine a tale scienza? |
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Enr |
''Enr''. La nostra lingua è rozza, e la mia tempra non è molle: cosicchè non avendo per me nè la voce, nè il cuore dell’adulazione, non ho potuto evocare in lei lo spirito dell’amore, tanto da vederlo nelle sue vere sembianze. |
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⚫ | ''Bor''. Perdonate alla mia franchezza, e vi risponderò. Se volete scongiurarla<ref>Allude all’arte delle streghe.</ref> vi è forza fare un circolo: se volete veder l’amore nelle sue vere sembianze convien che il veggiate nudo e cieco: or potete voi biasimarla se, essendo vergine nè altra tinta conoscendo fuorchè quella rosea della modestia, ella niega di vedere un fanciullo nudo e cieco? Dura fu, mio signore, la proposta vostra per una fanciulla. |
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cosicché non avendo per me né la voce, né il cuore dell’adulazione, non ho potuto evocare in lei lo spirito dell’amore, tanto da vederlo nelle sue vere sembianze. |
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⚫ | Bor. Perdonate alla mia franchezza, e vi risponderò. Se volete scongiurarla |
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''Enr''. Nondimeno serrando gli occhi v’acconsentono tutte. |
''Enr''. Nondimeno serrando gli occhi v’acconsentono tutte. |
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Bor. Esse vogliono allora escusarsi, milord, perchè non |
''Bor''. Esse vogliono allora escusarsi, milord, perchè non veggono quello che fanno. |
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''Enr''. Ebbene, mio caro duca, insegnate alla vostra cugina di acconsentire, e di chiuder gli occhi per me. |
''Enr''. Ebbene, mio caro duca, insegnate alla vostra cugina di acconsentire, e di chiuder gli occhi per me. |
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Bor. Questo farò volentieri, signore, se voi penserete a farle comprendere quello che sto per dirvi. Le fanciulle sono come le mosche, che, durante i calori dell’estate, appaiono fiere e volubili, ma passato il giorno di S. Bartolomeo sembra che divengano cieche, quantunque abbian gli occhi, e allora si può ad esse avvicinare, e toccarle facilmente, mentre prima fuggivano fino gli sguardi degli uomini. |
''Bor''. Questo farò volentieri, signore, se voi penserete a farle comprendere quello che sto per dirvi. Le fanciulle sono come le mosche, che, durante i calori dell’estate, appaiono fiere e volubili, ma passato il giorno di S. Bartolomeo sembra che divengano cieche, quantunque abbian gli occhi, e allora si può ad esse avvicinare, e toccarle facilmente, mentre prima fuggivano fino gli sguardi degli uomini. |
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''Enr''. Secondo i vostri principii, dovrò ancora aspettare lungamente, e passare un’estate ben calda per domare la vostra cugina, che deve divenire cieca. |
''Enr''. Secondo i vostri principii, dovrò ancora aspettare lungamente, e passare un’estate ben calda per domare la vostra cugina, che deve divenire cieca. |
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Bor. Come l’amore lo è, milord, prima di amare. |
''Bor''. Come l’amore lo è, milord, prima di amare. |
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(i) Anuae all’arte delie streghe. |
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