Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1915, XX.djvu/551: differenze tra le versioni

{{RigaIntestazione||''IL MATRIMONIO PER CONCORSO''|539|s=si}}

ma io fortunatamente so di non avervi perso<ref>C. s.: ''perduto''.</ref> il rispetto. Veramente madama...... {{Ids|(verso madama la Fontene)}}

{{sc|Fontene}}. Sì, madama Fontene si dà ora<ref>C. s.: ''ora si dà'' ecc.</ref> a conoscere a madamigella Aretusi, pregandola di perdonare....

{{sc|Doralice}}. Madama, favorite, con licenza del mio genitore, favorite di passare nelle mie camere.

{{sc|Fontene}}. Accetto con soddisfazione l’invito. (Ah quanto sarebbe necessario qualche volta<ref>C. s.: ''una volta''.</ref> un po’ di prudenza).

{{Ids|(entra nell' appartamento<ref>C. s.: ''parte''. Segue nelle cit. ed.ⁱ: «Doralice. ''(Ora non mi manca altro per esser felice, che di rivedere il mio caro Roberto)''. parte». </ref>)}}

{{Ct|c=scena|SCENA XII.}}

{{Ct|c=personaggi|Anselmo ''e monsieur la'' Rose.}}

{{sc|Anselmo}}. Se vuol restar servita ella pure. {{Ids|(a monsieur la Rose, nell'appartamento.)}}

{{sc|Anselmo}}. Per i nostri conti c’è tempo.

{{sc|Rose}}. Sì, i vostri conti saranno pronti quando volete<ref>Segue nelle ed.ⁱ cit.: ''Sediamo. Signor Anselmo, io trovo vostra figlia'' ecc. Il resto è saltato.</ref>. Il danaro forse non sarà sì pronto, perchè sapete anche voi come vanno ora gli affari....

{{sc|Anselmo}}. Ne parleremo, signore, ne parleremo. Io non penso altro presentemente, che a dare stato a mia figlia; quando sarò nel caso, vi pregherò.

{{sc|Rose}}. Signor Anselmo, io trovo vostra figlia di un carattere il più bello del mondo. Savia, onesta, gentile<ref>C. s.: ''civile''.</ref> rispettosa a suo padre. L’ho veduta afflitta, e la sua afflizione me l’ha fatta ancora parer<ref>C. s.: ''parere ancor'' ecc.</ref> più bella. Se non avete di lei disposto, vi assicuro che mi chiamerei fortunato, se vi degnaste di accordarmela per isposa.

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