Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1913, XVI.djvu/457: differenze tra le versioni

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Ma io, che non ho il modo di far spese,
LA SCUOLA DI BALLO 45’
Ma io, che non ho il modo di far spese.
Posso empirle di cavoli e lasagne.
Posso empirle di cavoli e lasagne.
Conte.+ Vanne, e dirai al pasticcier francese.
Conte.+ Vanne, e dirai al pasticcier francese.
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Un desinare all’uso del paese.
Un desinare all’uso del paese.
Hai capito? {{Ids|(a Faloppa)|r}}
Hai capito? {{Ids|(a Faloppa)|r}}
Faloppa.+ Ho capito l’intenzione;
Faloppa.+5 Ho capito l’intenzione;
Poco e polito all’uso fiorentino,
Poco e polito all’uso fiorentino,
Perchè il troppo mangiar fa indigestione. {{Ids|(via)|r}}
Perchè il troppo mangiar fa indigestione. {{Ids|(via)|r}}
Rigadon.+ Mi dispiace davvero, che il destino
Rigadon.+ Mi dispiace davvero, che il destino
Abbia da far cader sopra di lei
Abbia da far cader sopra di lei
La disgrazia fatai del mio cammino.
La disgrazia fatal del mio cammino.
Conte.+ No, monsieur Rigadon, coi pari miei
Conte.+ No, monsieur Rigadon, coi pari miei
D’uopo non v’ è d’affaticar l’ingegno;
D’uopo non v’è d’affaticar l’ingegno;
Più leale e sincero io vi vorrei.
Più leale e sincero io vi vorrei.
Già del vostro pensier son giunto al segno,
Già del vostro pensier son giunto al segno,
Di compiacervi il mio desire agogna.
Di compiacervi il mio desire agogna.
Lo farò con amore e con impegno.
Lo farò con amore e con impegno.
Per Giuseppina, per voi quel che bisogna (’)
Per Giuseppina, per voi quel che bisogna<ref>Così l’ed. Zatta.</ref>
Comandatemi pur liberamente;
Comandatemi pur liberamente;
Ma frezzare in tal modo è una vergogna. {{Ids|(eia)|r}}
Ma frezzare in tal modo è una vergogna. {{Ids|(eia)|r}}
Rigadon.+ Affè l’ha piantata dolcemente (2),
Rigadon.+ Affè l’ha piantata dolcemente<ref>Così l’ed. Zatta. Forse è da correggere: AffÈ che l’ha ecc.</ref>,
E mi credea d’aver pensato in guisa
E mi credea d’aver pensato in guisa
Da non scoprirmi così facilmente.
Da non scoprirmi così facilmente.
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Ho lasciato di fare il parrucchiere
Ho lasciato di fare il parrucchiere
Per insegnare la corografia.
Per insegnare la corografia.
E ver che poco ne poss’io sapere,
È ver che poco ne poss’io sapere,
E che i bravi maestri m’odian tutti.
E che i bravi maestri m’odian tutti,
Perchè vado sporcando il lor mestiere.
Perchè vado sporcando il lor mestiere.
(1) Così l’ed. Zatta. (2) Così l’ed. Zatta. Forse è da correggere: Ajffi che l’ha ecc.
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