Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1912, XIV.djvu/461: differenze tra le versioni
Modifica pagina via js |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione|||453|s=si}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{Pt|{{Indentatura}}}} |
|||
{{Sc|Anselmo.}} Io |
{{Sc|Anselmo.}} Io lo posso giurare, che sono un uomo onesto e sincero. |
||
{{Sc|Rosina.}} Come io posso giurare di essere di sei anni. |
{{Sc|Rosina.}} Come io posso giurare di essere di sei anni. |
||
{{Sc|Anselmo.}} (Costei mi può far del male, convien guadagnarla per la parte più debole dell’interesse). Rosina, a quel che io sento, voi mi credete un uomo cattivo: pazienza! Il cielo ve lo perdoni. Ma pure voglio farvi conoscere, che non sono sì pessimo, quale mi giudicate. Vi voglio fare una confidenza. Un galantuomo, un uomo da bene e caritatevole, mi ha dato cento zecchini per maritare una qualche buona fanciulla. Voi siete in età di marito, e so gli amori che passano fra voi ed il servitore di casa; onde, se pensate di maritarvi con Paoluccio, non ho veruna difficoltà a dare a voi questi cento zecchini, de’ quali posso io dispone liberamente. |
|||
{{Sc|Anselmo.}} {{Ids|(Costei mi può far del male, convien guadagnarla per)}} |
|||
la parte più debole dell’interesse). Rosina, a quel che io sento, |
|||
voi mi credete un uomo cattivo: pazienza! Il cielo ve lo perdoni. |
|||
Ma pure voglio farvi conoscere, che non sono sì pessimo, quale |
|||
mi giudicate. Vi voglio fare una confidenza. Un galantuomo, |
|||
un uomo da bene e caritatevole, mi ha dato cento zecchini |
|||
per maritare una qualche buona fanciulla. Voi siete in età di |
|||
marito, e so gli amori che passano fra voi ed il servitore di |
|||
casa; onde, se pensate di maritarvi con Paoluccio, non ho veruna |
|||
difficoltà a dare a voi questi cento zecchini, de’ quali posso |
|||
io dispone liberamente. |
|||
{{Sc|Rosina.}} In fatti si conosce che siete un uomo da bene: ad onta |
{{Sc|Rosina.}} In fatti si conosce che siete un uomo da bene: ad onta de’ maligni che non vi credono, conviene confessare che siete il miglior galantuomo di questo mondo. |
||
de’ maligni che non vi credono, conviene confessare che siete |
|||
il miglior galantuomo di questo mondo. |
|||
{{Sc|Anselmo.}} Via dunque, andate a dire a donna Luigia, che si contenti |
{{Sc|Anselmo.}} Via dunque, andate a dire a donna Luigia, che si contenti di venir qui subito, che ho qualche cosa da comunicarle. |
||
di venir qui subito, che ho qualche cosa da comunicarle. |
|||
{{Sc|Rosina.}} Vado immediatamente, ed acciò non dica di non venire, |
{{Sc|Rosina.}} Vado immediatamente, ed acciò non dica di non venire, le dirò che l’ha comandato il padrone. |
||
le dirò che l’ha comandato il padrone. |
|||
{{Sc|Anselmo.}} Bravissima, e per l’avvenire badate di consigliarla a |
{{Sc|Anselmo.}} Bravissima, e per l’avvenire badate di consigliarla a non staccarsi dalle mie insinuazioni. |
||
non staccarsi dalle mie insinuazioni. |
|||
{{Sc|Rosina.}} Le dirò bene di voi, e che vi creda, e che si riporti a |
{{Sc|Rosina.}} Le dirò bene di voi, e che vi creda, e che si riporti a tutto quello che voi le dite. |
||
tutto quello che voi le dite. |
|||
{{Sc|Anselmo.}} Mettete qualche volta in discredito la gioventù, che non |
{{Sc|Anselmo.}} Mettete qualche volta in discredito la gioventù, che non ha giudizio, e non può fare la fortuna di una buona ragazza. |
||
ha giudizio, e non può fare la fortuna di una buona ragazza. |
|||
{{Sc|Rosina.}} Sì certo, e le dirò, che volendosi maritare, faccia capitale |
{{Sc|Rosina.}} Sì certo, e le dirò, che volendosi maritare, faccia capitale di un uomo attempato. |
||
di un uomo attempato. |
|||
{{Sc|Anselmo.}} Di un uomo savio, morigerato e da bene. |
{{Sc|Anselmo.}} Di un uomo savio, morigerato e da bene. |
||
Riga 43: | Riga 25: | ||
{{Sc|Rosina.}} D’un uomo, per esempio, che sia come siete voi. |
{{Sc|Rosina.}} D’un uomo, per esempio, che sia come siete voi. |
||
{{Sc|Anselmo.}} Io, per dir vero, sono sempre stato lontano dal pensiere |
{{Sc|Anselmo.}} Io, per dir vero, sono sempre stato lontano dal pensiere di maritarmi, ma non si può sapere quello che abbia il cielo destinato che io faccia. |
||
di maritarmi, ma non si può sapere quello che abbia il cielo |
|||
destinato che io faccia. |
|||
{{Sc|Rosina.}} Ed io non mi esibisco servirvi per i cento zecchini, ma |
{{Sc|Rosina.}} Ed io non mi esibisco servirvi per i cento zecchini, ma perchè il cielo avrà destinato così. {{Ids|(parte)}} |
||
perchè il cielo avrà destinato così. {{Ids|(parte)}} |
|||
{{Pt|</div>}} |
|||
Piè di pagina (non incluso) | Piè di pagina (non incluso) | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
</div> |
</div> |