Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, IX.djvu/447: differenze tra le versioni

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{{sc|Pantalone}}. La parla con mi, sior, e vu andè via. {{Ids|(a Rosaura)}}
{{sc|Pantalone}}. La parla con mi, sior, e vu andè via. {{Ids|(a Rosaura)}}


{{sc|Rosaura}}. Vado, vado, (si scosta) Signor padre. {{Ids|(di lontano)}}
{{sc|Rosaura}}. Vado, vado. {{Ids|(si scosta)}} Signor padre. {{Ids|(di lontano)}}


{{sc|Pantalone}}. Cossa gh’è?
{{sc|Pantalone}}. Cossa gh’è?


{{sc|Rosaura}}. Lo voglio. (parte
{{sc|Rosaura}}. Lo voglio. {{Ids|(parte)}}
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Pantalone e Florindo.
{{ct|c=personaggi|Pantalone ''e'' Florindo.}}

{{sc|Pantalone}}. Me vien i suori freddi.
{{sc|Pantalone}}. Me vien i suori freddi.


{{sc|Florindo}}. La sentite, signor Pantalone?
{{sc|Florindo}}. La sentite, signor Pantalone?


{{sc|Pantalone}}. Quella xe una gazziòla, fio caro ; la disc quel che
{{sc|Pantalone}}. Quella xe una gazziòla, fio caro; la dise quel che la sente a dir, ma no la sa gnente.
la sente a dir, ma no la sa gnente.


{{sc|Florindo}}. Ma, caro signor Pantalone, se ella dice voglio lo sposo,
{{sc|Florindo}}. Ma, caro signor Pantalone, se ella dice voglio lo sposo, può parlar più schietto?
può parlar più schietto?


{{sc|Pantalone}}. Bisogna veder se la sa gnanca cossa che sia sto
{{sc|Pantalone}}. Bisogna veder se la sa gnanca cossa che sia sto sposo che la domanda.
sposo che la domanda.


{{sc|Florindo}}. Eh signore, queste cose vi vuol poco a farle capire a chi
{{sc|Florindo}}. Eh signore, queste cose vi vuol poco a farle capire a chi per sorte non le intendesse. Dite piuttosto, che per fini vostri particolari non la volete accasare, o che io non sono degno di averla.
per sorte non le intendesse. Dite piuttosto, che per fini vostri parti-
colari non la volete accasare, o che io non sono degno di averla.


{{sc|Pantalone}}. Sior Florindo, vu ve ingannè; no la xe cussi da ga-
{{sc|Pantalone}}. Sior Florindo, vu ve ingannè; no la xe cussì da galantomo.
lantomo.


{{sc|Florindo}}. Io credo che sia così; ma voi nel primo caso sarete
{{sc|Florindo}}. Io credo che sia così; ma voi nel primo caso sarete un padre tiranno, e nel secondo un mancator di parola.
un padre tiranno, e nel secondo un mancator di parola.


{{sc|Pantalone}}. Mi son un omo d’ onor, sior, e se no ve dago mia
{{sc|Pantalone}}. Mi son un omo d’onor, sior, e se no ve dago mia fia, lo fazzo per una delicatezza da galantomo, acciò un zorno no ve ne abbiè da pentir.
fia, lo fazzo per una delicatezza da galantomo, acciò un zomo
no ve ne abbiè da pentir.


{{sc|Florindo}}. Ma se io mi contento, ma se la prendo com’è, se
{{sc|Florindo}}. Ma se io mi contento, ma se la prendo com’è, se con tutti li vostri avvertimenti non averò mai cagione di lamentarmi di voi. Dopo tutto questo, credetemi, signor Pantalone, la vostra ostinazione o è barbara, o è misteriosa.
con tutti li vostri avvertimenti non averò mai cagione di lamen-
tarmi di voi. Dopo tutto questo, credetemi, signor Pantalone,
la vostra ostinazione o è barbara, o è misteriosa.


{{sc|Pantalone}}. Sior Florindo, la voleu?
{{sc|Pantalone}}. Sior Florindo, la voleu?
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{{sc|Florindo}}. Sì, la desidero.
{{sc|Florindo}}. Sì, la desidero.


{{sc|Pantalone}}. Animo, se ve ne pentire, sarà vostro daimo; se Ro-
{{sc|Pantalone}}. Animo, se ve ne pentire, sarà vostro danno; se Rosaura ve vol, ve la dago.
saura ve voi, ve la dago.
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