Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, IX.djvu/374: differenze tra le versioni

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ì quali mettendone in vista per qualcossa de grande, i ne vo-
i quali mettendone in vista per qualcossa de grando, i ne vorave precipitar.
rave precipitar.


{{sc|Leandro}}. Queste cose gliele ho dette ancor io, e non me le ha
{{sc|Leandro}}. Queste cose gliele ho dette ancor io, e non me le ha egli volute credere.
egli volute credere.


{{sc|Ottavio}}. Sì, tutto il mondo è persuaso che la nostra unione abbia
{{sc|Ottavio}}. Sì, tutto il mondo è persuaso che la nostra unione abbia qualche mistero. Questo è un effetto della superbia degli uomini, li quali vergognandosi di non sapere, danno altrui ad intendere tutto quello che lor suggerisce la fantasia stravolta, sconsigliata e maligna.
qualche mistero. Questo è un effetto della superbia degli uomini,
li quali vergognandosi di non sapere, danno altrui ad intendere
tutto quello che lor suggerisce la fantasia stravolta, sconsigliata
e maligna.


{{sc|Lelio}}. A tavola questa sera vedrete tutte le nostre maggiori incom-
{{sc|Lelio}}. A tavola questa sera vedrete tutte le nostre maggiori incombenze.
benze. Chi trincia (0, chi canta, chi dice delle barzellette, e chi
applica seriosamente a mangiar di tutto, la qual carica, inde-
gnamente, è la mia.


Chi trincia <ref>Pap.: ''Chi apre una bottiglia, chi scopre un piatto, chi trincia'' ecc.</ref>, chi canta, chi dice delle barzellette, e chi applica seriosamente a mangiar di tutto, la qual carica, indegnamente, è la mia.
{{sc|Florindo}}. Saprete che qui non è permesso alle donne l’ intervenirvi.


{{sc|Flamminio}}. e vero ; ed esse appunto sono quelle che fanno assai
{{sc|Florindo}}. Saprete che qui non è permesso alle donne l’intervenirvi.
mormorare di voi, e dicono che vi è dell’ arcano.


{{sc|Flamminio}}. È vero; ed esse appunto sono quelle che fanno assai mormorare di voi, e dicono che vi è dell’arcano.
{{sc|Pantalone}}. Coss’è sto arcano? Qua no se fa scondagne, no se

dise mal de nissun, ne se offende nissun. Ecco qua i capitoli
della nostra conversazion. Sentì se i poi esser più onesti, sentì
{{sc|Pantalone}}. Coss’è sto arcano? Qua no se fa scondagne, no se dise mal de nissun, ne se offende nissun. Ecco qua i capitoli della nostra conversazion. Sentì se i poi esser più onesti, sentì se ghe xe bisogno de segretezza.

se ghe xe bisogno de segretezza.
1 . " Che non si riceva in compagnia persona che non sia
1 . "Che non si riceva in compagnia persona che non sia onesta, civile e di buoni costumi".

onesta, civile e di buoni costumi ".
2. "Che ciascheduno possa divertirsi a suo piacere in cose lecite e oneste, virtuose e di buon esempio".<ref>Segue nell’ed. Pap.: «''3. Che non si possa giocare a Verun gioco d’invito, ma solo a giuochi innocenti per puro divertimento, e al più di mezzo paolo la partita. 4. Che ciascheduno abbia da applicarsi a qualche arte o a qualche scienza, comunicando agli altri quei lumi che averà acquistato leggendo. 5. Che ogni giorno di riduzione debba uno della compagnia proponer qualche dubbio o economico, o mercantile, o scientifico, sopra il quale ciascheduno dica la sua oppinione»''.</ref>
2. " Che ciascheduno possa divertirsi a suo piacere in cose

lecite e oneste, virtuose e di buon esempio " . (2)
3. " Che si facciano pranzi e cene in compagnia, però con
3. "Che si facciano pranzi e cene in compagnia, però con sobrietà e moderatezza; e quello che eccedesse nel bevere, e si ubbriacasse, per la prima volta sia condannato a pagar il pranzo o la cena che si sarà fatta, e la seconda volta sia scacciato dalla compagnia".

sobrietà e moderatezza; e quello che eccedesse nel bevere, e
4. "Che ognuno debba pagare uno scudo<ref>Pap. aggiunge: ''il mese.''</ref> per il {{Pt|manteni-|}}
si ubbriacasse, per la prima volta sia condannato a pagar il
pranzo o la cena che si sarà fatta, e la seconda volta sia scac-
ciato dalla compagnia ".
4. " Che ognuno debba pagare uno scudo (3) per il manteni-
(I) Pap.: Chi apre una bottiglia, chi scopre un piatto, chi trincia ecc. (2) Segue
nell’ed. Pap.: « 3. Che non si possa giocare a oerun gioco d’invito, ma solo a giuochi in-
nocenti per puro divertimento, e al più di mezzo paolo la partita. 4. Che ciascheduno abbia
da applicarsi a qualche arte o a qualche scienza, comunicando agli altri quei lumi che averà
acquistato leggendo. 5. Che ogni giorno di riduzione debba uno della compagnia proponer
qualche dubbio o economico, o mercantile, o scientifico, sopra il quale ciascheduno dica
la sua oppinione ». (3) Pap. aggiunge : il mese.
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