Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, IX.djvu/223: differenze tra le versioni
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{{Pt|stri|vostri}} vorrebbero che toccasse a voi una tal fortuna, e vanno maneggiando'' .... Non s’affatichino per me, che non ne voglio saper nulla. Lo sanno pure ch’io non voglio donne per i piedi. E questo mio caro amico, che lo sa più d’ogni altro, mi secca peggio di tutti. (straccia la lettera) Che importa a me di centocinquanta mila scudi? Finchè son solo, mi basta meno. Se fossi accompagnato, non mi basterebbe assai più. Moglie a me! Piuttosto una febbre quartana. |
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stri vorrebbero che toccasse a voi una tal fortuna, e Vanno |
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maneggiando .... Non s’ affatichino per me, che non ne voglio |
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saper nulla. Lo sanno pure ch’ io non voglio donne per i |
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piedi. E questo mio caro amico, che lo sa più d’ ogni altro, |
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mi secca peggio di tutti, (straccia la lettera) Che importa a me |
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di centocinquanta mila scudi? Finché son solo, mi basta meno. |
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Se fossi accompagnato, non mi basterebbe assai più. Moglie |
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. a me ! Piuttosto una febbre quartana. |
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con voi? |
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{{sc|Cavaliere}}. Mi fate onore. |
{{sc|Cavaliere}}. Mi fate onore. |
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{{sc|Marchese}}. Almeno fra me e voi possiamo trattarci con |
{{sc|Marchese}}. Almeno fra me e voi possiamo trattarci con confidenza; ma quel somaro del Conte non è degno di stare in conversazione con noi. |
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denza; ma quel somaro del Conte non è degno di stare in |
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conversazione con noi. |
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{{sc|Cavaliere}}. Caro Marchese, compatitemi; rispettate gli altri, se |
{{sc|Cavaliere}}. Caro Marchese, compatitemi; rispettate gli altri, se volete essere rispettato voi pure. |
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volete essere rispettato voi pure. |
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{{sc|Marchese}}. Sapete il mio naturale. Io fo le cortesie a tutti, ma |
{{sc|Marchese}}. Sapete il mio naturale. Io fo le cortesie a tutti, ma colui non lo posso soffrire. |
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colui non lo posso soffrire. |
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{{sc|Cavaliere}}. Non lo potete soffrire, perchè vi è rivale in amore? |
{{sc|Cavaliere}}. Non lo potete soffrire, perchè vi è rivale in amore? Vergogna! Un cavaliere della vostra sorta innamorarsi d’una locandiera! Un uomo savio, come siete voi, correr dietro a una donna! |
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Vergogna ! Un cavaliere della vostra sorta innamorarsi d’ una |
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locandiera! Un uomo savio, come siete voi, coner dietro a |
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una donna ! |
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{{sc|Marchese}}. Cavaliere mio, costei mi ha stregato. |
{{sc|Marchese}}. Cavaliere mio, costei mi ha stregato. |
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{{sc|Cavaliere}}. Oh! pazzie! debolezze! Che stregamenti? Che vuol |
{{sc|Cavaliere}}. Oh! pazzie! debolezze! Che stregamenti? Che vuol dire che le donne non mi stregheranno? Le loro fattucchierie consistono nei loro vezzi, nelle loro lusinghe, e chi ne sta lontano, come fo io, non ci è pericolo che si lasci ammaliare. |
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dire che le donne non mi stregheranno? Le loro fattucchierie |
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consistono nei loro vezzi, nelle loro lusinghe, e chi ne sta lon- |
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tano, come fo io, non ci è pericolo che si lasci ammaliare. |
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{{sc|Marchese}}. Basta! ci penso e non ci penso: quel che mi dà |
{{sc|Marchese}}. Basta! ci penso e non ci penso: quel che mi dà fastidio e che m’inquieta, è il mio fattor di campagna. |
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fastidio e che m’ inquieta, è il mio fattor di campagna. |
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{{sc|Cavaliere}}. Vi ha fatto qualche porcheria? |
{{sc|Cavaliere}}. Vi ha fatto qualche porcheria? |
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{{sc|Marchese}}. Mi ha mancato di parola. |
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