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Si assegna la seguente regola.
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«Si riducano prima coteste frazioni al medesimo denominatore, se lo hanno diverso, nel modo che abbiamo precedentemente insegnato (ivi num.<sup>i</sup> [[Pagina:Anonimo - Matematiche Fascicolo terzo, 1839.djvu/20#8|8]], [[Pagina:Anonimo - Matematiche Fascicolo terzo, 1839.djvu/21#9|9]]). Poi, riguardando i numeratori delle trasformate come numeri interi concreti di ''una certa specie'', si faccia l’addizione di tutti, ed alla somma si dia per denominatore il loro comune.
«Si riducano prima coteste frazioni al medesimo denominatore, se lo hanno diverso, nel modo che abbiamo precedentemente insegnato (ivi num.<sup>i</sup> {{Pg|20#8|8}}, {{Pg|21#9|9}}). Poi, riguardando i numeratori delle trasformate come numeri interi concreti di ''una certa specie'', si faccia l’addizione di tutti, ed alla somma si dia per denominatore il loro comune.


«La frazione resultante, considerata come astratta, sarà la caratteristica della somma delle proposte».
«La frazione resultante, considerata come astratta, sarà la caratteristica della somma delle proposte».