Pagina:Baccini - Memorie di un pulcino, Bemporad & Figlio, Firenze, 1918.djvu/20: differenze tra le versioni
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Peraltro, mi stava a cuore di fargli coraggio, e di dirgli che ove si fosse fatto benvolere dalla padrona e anco dalla padroncina, le cose male male non si sarebbero messe; il più stava in lui; finalmente a quel benedetto giorno di Ceppo c’erano almeno due mesi e mezzo, e in due mesi e mezzo c’è da saper mai quel clic può succedere? |
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Peraltro, mi stava a cuore di fargli coraggio, e |
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di dirgli che ove si fosse fatto benvolere dalla padrona |
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e anco dalla padroncina, le cose male male |
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non si sarebbero messe; il più stava in lui; finalmente |
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a quel benedetto giorno di Ceppo c’erano almeno |
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due mesi e mezzo, e in due mesi e mezzo c’è |
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da saper mai quel clic può succedere? |
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Cominciai dunque dall’andargli dintorno, dal pigolare |
Cominciai dunque dall’andargli dintorno, dal pigolare nel modo più garbato che mi fosse possibile, |
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nel modo più garbato che mi fosse possibile, |
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e dal dimandargli se si sentiva disposto a fare una |
e dal dimandargli se si sentiva disposto a fare una giratina nel podere. |
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giratina nel podere. |
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Con mia grande sorpresa accettò, ed io m’affrettai |
Con mia grande sorpresa accettò, ed io m’affrettai a buttar fuori certe paroline affettuose, che riuscirono graditissime. |
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a buttar fuori certe paroline affettuose, che riuscirono |
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graditissime. |
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Allorché si fu riavuto ed ebbe fatta una buona colazione, lo portai dalla mamma e da’ miei fratellini; quest’ultimi gli fecero molta fèsta, lo’invitarono a visitare il pollaio, e uno di essi stava per cedergli perfino una bella farfalla acchiappata in quel momento, allorché la povera bestiuola, colto il destro, |
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Allorché si fu riavuto ed ebbe fatta una buona |
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colazione, lo portai dalla mamma e da’ miei fratellini; |
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quest’ultimi gli fecero molta fèsta, lo’invitarono |
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a visitare il pollaio, e uno di essi stava per cedergli |
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perfino una bella farfalla acchiappata in quel momento, |
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allorché la povera bestiuola, colto il destro, |