Pagina:Deledda - Il nostro padrone, Milano, Treves, 1920.djvu/128: differenze tra le versioni
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⚫ | Una volta, tornata appena da un giro per i villaggi, la povera ''iscarchiadora''<ref>Pigiatrice.</ref> si era buttata sulla stuoja battendo i denti e delirando. Diceva d’aver trovato una brocca piena di monete d’oro, e stringeva le bracca al petto e urlava se qualcuno le si avvicinava. Ella morì così, fulminata dalla febbre perniciosa: dopo una vita di miseria se n’era andata almeno con l’illusione di stringere fra le braccia un tesoro. |
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⚫ | A dieci anni Marielène era già seria e pensosa come una donna anziana. Il suo sogno era di proseguire il mestiere di sua madre; ma qualche anno dopo le offrirono un posto di servetta in una piccola locanda, ed ella accettò. L’alberguccio era di fronte alla casa Dejana; ella sentiva gli urli del patrigno di Predu Maria, e quando il terribile uomo entrava nella |
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⚫ | Una volta, tornata appena da un giro per i villaggi, la povera iscarchiadora |
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⚫ | A dieci anni Marielène era già seria e pensosa come una donna anziana. Il suo sogno era di proseguire il mestiere di sua madre; ma qualche anno dopo le offrirono un posto di servetta in una piccola locanda, ed ella accettò. |
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