Pagina:Deledda - La giustizia, Milano, Treves, 1929.djvu/197: differenze tra le versioni
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Rasa e deserta la campagna; si susseguivano solo in lunghe linee d’un verde cupo e melanconico le scapigliate macchie degli olivastri, dei peri selvatici, dei rovi, schiarite qua e là da qualche verdissimo cespuglio di brusco: e così intenso ed esteso era il silenzio che l’eco dei passi del cavallo risuonava lontano. |
Rasa e deserta la campagna; si susseguivano solo in lunghe linee d’un verde cupo e melanconico le scapigliate macchie degli olivastri, dei peri selvatici, dei rovi, schiarite qua e là da qualche verdissimo cespuglio di brusco: e così intenso ed esteso era il silenzio che l’eco dei passi del cavallo risuonava lontano. |
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Dopo un buon tratto di galoppo, Stefano mise capo nella regia strada che attraversava la bassa montagna al di là della quale erano le tancas di Nuraghe ruju. Sotto lo stradale scendeva rapida una valle, sul cui fondo scorreva un torrente, detto anch’esso di Nuraghe ruju |
Dopo un buon tratto di galoppo, Stefano mise capo nella regia strada che attraversava la bassa montagna al di là della quale erano le ''tancas'' di ''Nuraghe ruju''. Sotto lo stradale scendeva rapida una valle, sul cui fondo scorreva un torrente, detto anch’esso di ''Nuraghe ruju'' perchè una sciocca tradizione popolare affermava che quelle povere acque raccogliticcie |
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