Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.2, Milano, Treves, 1906.djvu/153: differenze tra le versioni
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⚫ | — Questo no, grazie al cielo; ma in letto la c’è tornata. Anche a lei pesano, gli anni! E quando la Tecla è a letto, chi mette al fuoco la pentola? Ci ho due figli che, non fo per dire, sgobbano da mattina a sera, e vorrei che tutti ne avessero di somiglianti; ma l’ora del refettorio non la sgarrano di un minuto, e se la pentola non è giù dal fornello brontolano più della pentola stessa. E Pasquale col ramaiuolo, e Pasquale col pizzico di sale; insomma, la mi capisce, son io che ho da fare ogni cosa. Gran disgrazia non esser nati signori! |
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Così dicendo, mastro Pasquale depose il pentolino della tinta a olio che aveva portato con sè, e cavò di tasca alcuni fogli stampati, che la religiosa servente fu sollecita a levargli di mano. |
Così dicendo, mastro Pasquale depose il pentolino della tinta a olio che aveva portato con sè, e cavò di tasca alcuni fogli stampati, che la religiosa servente fu sollecita a levargli di mano. |
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— Benissimo; — diss’ella; — prima di darli alla superiora vo’ farmeli leggere dalla madre Scolastica, che legge così corrente, che gli è un gusto a sentirla. |
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— Non occorre; — ripigliò Pasquale, mettendo ancora una volta la mano in saccoccia; — eccone altri due che ho posti in serbo per Vossignoria. — |
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La conversa fece un grazioso risolino al presente e al titolo sonoro con cui la salutava il legnaiuolo, scaltro come tutti i gobbi suoi pari. Curiosità e vanità, peccati veniali; se fosse altrimenti (lo ha detto un padre della Chiesa), nessuna donna metterebbe piede in paradiso. |
La conversa fece un grazioso risolino al presente e al titolo sonoro con cui la salutava il legnaiuolo, scaltro come tutti i gobbi suoi pari. Curiosità e vanità, peccati veniali; se fosse altrimenti (lo ha detto un padre della Chiesa), nessuna donna metterebbe piede in paradiso. |
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— Grazie; — soggiunse ella; — e adesso andatevene pure al vostro lavoro che v’aspetta, insieme con una bottiglia di quel vecchio, che n’avrete bisogno. La reverenda madre Badessa me lo ha comandato; ma io ho aggiunto mezza dozzina di cantucci, che vi daranno buon bere. |
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— Non saranno mai così buoni come Vossignoria; — rispose mastro Pasquale; — ma li assaggerò con piacere. E adesso, con sua licenza, se non ha altro da comandarmi.... |
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— Andate, andate, mastro Pasquale. — |
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