Pagina:Barrili - I rossi e i neri Vol.2, Milano, Treves, 1906.djvu/134: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione||— 130 —|}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
<section begin="s1" />le ciglia lagrimose. |
<section begin="s1" /> |
||
le ciglia lagrimose. — Che io possa vedere contenta mia figlia, non farla infelice per tutta la vita.... |
|||
— E lo giurate? — incalzò Bonaventura. |
|||
Lilla si recò una mano sul volto, e singhiozzando gli porse, o per dire più veramente, lasciò ch’egli afferrase l’altra e la stringesse nella sua. |
Lilla si recò una mano sul volto, e singhiozzando gli porse, o per dire più veramente, lasciò ch’egli afferrase l’altra e la stringesse nella sua. |
||
— Marchesa, — disse Bonaventura, pigliando subitamente commiato da lei, — oggi stesso mi adoprerò per questo negozio. Domani, innanzi di andare a San Silvestro, aspettatemi. — |
|||
Ed uscì dal salotto, con passo lieve e guardingo, quasi ella dormisse ed egli non volesse turbarla. Lilla rimase ancora un tratto così abbandonata sul sofà, colla testa supina contro la spalliera e le palme raccolte sul viso. Si alzò finalmente, guardandosi intorno con occhi smarriti, e prese barcollando la via della sua camera, dove andò a cadere sulla predellina d’un inginocchiatoio, dando in uno scoppio di pianto a’ piedi di un crocifisso che pendeva dalla parete, e col capo chino pareva guardarla e compiangerla. |
Ed uscì dal salotto, con passo lieve e guardingo, quasi ella dormisse ed egli non volesse turbarla. Lilla rimase ancora un tratto così abbandonata sul sofà, colla testa supina contro la spalliera e le palme raccolte sul viso. Si alzò finalmente, guardandosi intorno con occhi smarriti, e prese barcollando la via della sua camera, dove andò a cadere sulla predellina d’un inginocchiatoio, dando in uno scoppio di pianto a’ piedi di un crocifisso che pendeva dalla parete, e col capo chino pareva guardarla e compiangerla. |
||
Povera madre! |
Povera madre! |
||
{{Sezione note}} |
|||
Riga 20: | Riga 19: | ||
Perchè se n’andava egli così difilato a risalutare i suoi fidi penati, trascurando le altre visite che ancor gli rimanevano a fare in quel giorno, mentre erano a mala pena le due dopo il meriggio, e alla vecchia governante aveva detto, innanzi di uscire, che sarebbe tornato sulle tre? |
Perchè se n’andava egli così difilato a risalutare i suoi fidi penati, trascurando le altre visite che ancor gli rimanevano a fare in quel giorno, mentre erano a mala pena le due dopo il meriggio, e alla vecchia governante aveva detto, innanzi di uscire, che sarebbe tornato sulle tre? |
||
Bonaventura sentiva il bisogno di raccapezzarsi. Per la prima volta in sua vita egli era confuso. E veramente, egli non aveva avuto mai nella sua vita un giorno come quello. «Il n’y a pas de grand homme pour son valet<section end="s2" /> |
Bonaventura sentiva il bisogno di raccapezzarsi. Per la prima volta in sua vita egli era confuso. E veramente, egli non aveva avuto mai nella sua vita un giorno come quello. {{Spaziato|«Il n’y a pas de grand homme pour son valet}}<section end="s2" /> |
||
Piè di pagina (non incluso) | Piè di pagina (non incluso) | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
</div> |
|||
<references/></div> |