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Inoltre, vari popoli hanno continuato a usare le lettere numerali anche dopo l’introduzione delle cifre indiane e dei sistemi di calcolo collegati.
Inoltre, vari popoli hanno continuato a usare le lettere numerali anche dopo l’introduzione delle cifre indiane e dei sistemi di calcolo collegati.




<section end=s1 /><section begin=s2 />7. <i>I primi matematici</i>
<section end="s1" /><section begin="s2" />7. <i>I primi matematici</i>


Con la presentazione dei Sumeri, abbiamo visto come si sia passati, dall’indicazione concreta delle quantità per mezzo di biglie, alle tacche e alle cifre cuneiformi. Nulla sappiamo invece dell’origine dei sistemi di numerazione presso i Greci. Nessuno scritto ci è pervenuto dei primi matematici famosi, come Talete e Pitagora. Quel che sappiamo, lo dobbiamo a fonti posteriori. Va precisato inoltre che i centri di studi matematici greci sono sparsi in tutti i paesi del Mediterraneo centro-orientale. Questa situazione consente ai Greci di accogliere tutto ciò che vi è di utile nelle altre culture.
Con la presentazione dei Sumeri, abbiamo visto come si sia passati, dall’indicazione concreta delle quantità per mezzo di biglie, alle tacche e alle cifre cuneiformi. Nulla sappiamo invece dell’origine dei sistemi di numerazione presso i Greci. Nessuno scritto ci è pervenuto dei primi matematici famosi, come Talete e Pitagora. Quel che sappiamo, lo dobbiamo a fonti posteriori. Va precisato inoltre che i centri di studi matematici greci sono sparsi in tutti i paesi del Mediterraneo centro-orientale. Questa situazione consente ai Greci di accogliere tutto ciò che vi è di utile nelle altre culture.
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{{AutoreCitato|Talete|TALETE}}. Vive a Mileto fra il 624 e il 548 a.C.
{{AutoreCitato|Talete|TALETE}}. Vive a Mileto fra il 624 e il 548 a.C.
Viene considerato il primo matematico e il primo dei sette saggi. Insieme agli altri filosofi di Mileto abbandona le spiegazioni mitiche dei fenomeni naturali, e sostiene che occorre cercarne leggi e principi nella natura stessa. E quello che si suol definire l’inizio di un modo di pensare scientifico. La tradizione lo vuole abile mercante e nello stesso tempo astronomo. {{AutoreCitato|Aristotele|Aristotele}} sosteneva con malignità che Talete fosse divenuto ricco requisendo e rivendendo i frantoi nel corso di un anno in cui la produzione di olive si preannunciava abbondante.
Viene considerato il primo matematico e il primo dei sette saggi. Insieme agli altri filosofi di Mileto abbandona le spiegazioni mitiche dei fenomeni naturali, e sostiene che occorre cercarne leggi e principi nella natura stessa. È quello che si suol definire l’inizio di un modo di pensare scientifico. La tradizione lo vuole abile mercante e nello stesso tempo astronomo. {{AutoreCitato|Aristotele|Aristotele}} sosteneva con malignità che Talete fosse divenuto ricco requisendo e rivendendo i frantoi nel corso di un anno in cui la produzione di olive si preannunciava abbondante.


Si dice che si sia recato a Babilonia e in Egitto. Dai primi apprende certamente l’astronomia e alcuni concetti geometrici poi a lui attribuiti (l’angolo inscritto<section end=s2 />
Si dice che si sia recato a Babilonia e in Egitto. Dai primi apprende certamente l’astronomia e alcuni concetti geometrici poi a lui attribuiti (l’angolo inscritto<section end="s2" />