Pagina:Zibaldone di pensieri VI.djvu/370: differenze tra le versioni

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{{ZbPensiero|3994/2}} Alla p. {{ZbLink|3979}}. fine. La duplicazione del genere di quella di κάρχαρος (eccetto che qui v’é un ρ di piú) è comunissima in greco e si fa col raddoppiare la prima sillaba della voce, cioè la prima consonante e la prima vocale qual è, e fors’anche un’altra consonante prima o dopo essa vocale, se la prima sillaba della voce ha piú consonanti ec. Se la consonante è aspirata, se le sostituisce nella sillaba che si aggiunge la corrispondente non aspirata. Se la voce comincia per vocale, anche pura, si ripete la prima vocale e la prima consonante, ancorché questa spetti a un’altra sillaba. Vedi lo Scap. in ἀλαλή. Oppure la ε o α si cambia in η, l’ο in ω ec. ec. ec (20 dicembre 1823).<section end=2 />
{{ZbPensiero|3994/2}} Alla p. {{ZbLink|3979}}. fine. La duplicazione del genere di quella di κάρχαρος (eccetto che qui v’é un ρ di piú) è comunissima in greco e si fa col raddoppiare la prima sillaba della voce, cioè la prima consonante e la prima vocale qual è, e fors’anche un’altra consonante prima o dopo essa vocale, se la prima sillaba della voce ha piú consonanti ec. Se la consonante è aspirata, se le sostituisce nella sillaba che si aggiunge la corrispondente non aspirata. Se la voce comincia per vocale, anche pura, si ripete la prima vocale e la prima consonante, ancorché questa spetti a un’altra sillaba. Vedi lo Scapula in ἀλαλή. Oppure la ε o α si cambia in η, l’ο in ω ec. ec. ec (20 dicembre 1823).<section end=2 />