Salmi (Diodati 1821)/capitolo 57
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SALMO 57.
Davide chiede soccorso contro ai suoi nemici e loda il Signore.
Mictam di Davide, intorno a ciò ch’egli se ne fuggì nella spelonca, d’innanzi a Saulle1; dato al Capo de’ Musici, sopra Al-tashet.
1 ABBI pietà di me, o Dio; abbi pietà di me; perciocchè l’anima mia si confida in te, ed io ho la mia speranza nell’ombra delle tue ale, finchè sieno passate le calamità.
2 Io griderò all’Iddio altissimo; a Dio che dà compimento a’ fatti miei.
3 Egli manderà dal cielo a salvarmi; egli renderà confuso colui ch’è dietro a me a gola aperta. (Sela.) Iddio manderà la sua benignità, e la sua verità.
4 L’anima mia è in mezzo a’ leoni; io giaccio fra uomini incendiari, i cui denti son lance, e saette, e la cui lingua è spada acuta.
5 Innalzati, o Dio, sopra i cieli; innalzisi la tua gloria sopra tutta la terra.
6 Essi avevano apparecchiata una rete a’ miei passi, già tiravano a basso l’anima mia; avevano cavata una fossa davanti a me; ma essi vi sono caduti dentro. (Sela.)
7 Il mio cuore è disposto, o Dio; il mio cuore è disposto; io canterò, e salmeggerò.
8 Gloria mia, destati; destati, saltero, e cetera; io mi risveglierò all’alba.
9 Io ti celebrerò, o Signore, fra i popoli; io ti salmeggerò fra le nazioni;
10 Perciocchè la tua benignità è grande infino al cielo, e la tua verità infino alle nuvole.
11 Innalzati, o Dio, sopra i cieli; innalzisi la tua gloria sopra tutta la terra.
Note
- ↑ 1 Sam. 22. 1; 24. 1, ecc.