Saggio intorno ai sinonimi della lingua italiana/Barba - Radice
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BARBA - RADICE.
Quantunque l’Accademia della Crusca fondata sull’autorità di molti scrittori ponga barba per radice, parmi tuttavia necessario l’indicarne la differenza. Ognun sente che la voce barba, posta per radice, è un traslato dal pelo, che cresce sul mento agli uomini, e che per quanto possa spingersi lontana questa traslazione, essa non potrà mai andar tant’oltre da diventar contraria alla prima e natural sua significanza. Quindi è che i latini adoperavano pure la voce barba in senso metaforico, ma non discostandosi mai dall’origine, la ponevano ad indicare tutte le fibre molli e pendenti delle piante, la lanugine dell’erbe e de’ fiori. Barba, dice il Forcellini, translate dicitur de summis arborum ramulis, seu tenuioribus foliis extremis, de lanugine in plantis, et similibus.
E come si potrà confondere quest’idea di cosa tenue e molle colla voce radice, che è quella parte della pianta che si sprofonda nella terra, e vi tien fermi gli alberi contro l’ira del vento, e manda loro l’umore nutritivo? Avrebb’egli, l’Alfieri, sostituito barba a radice in que’ bei versi del Saul:
«......Oggi, la quercia antica,
Dove spandea già rami alteri all’aura,
Innalzerà sue squallide radici?»
Non è egli più naturale il dire le barbe della rosa, le barbe dell'ellera, che non le barbe del rovero, o del cedro? E chi dicesse le radici della rosa, e dell’ellera, e le barbe del frassino o dell’olmo non peccherebbe egli contro la proprietà dei due vocaboli?
Toccò di questa differenza un gentile scrittor toscano, l’Alamanni, il quale nel suo poema della coltivazione dice:
»Come sia il mezzo ottobre zappi e smuova
»La terra in giro, e le radici scuopra
»Della vite gentil; e quante truova
»Picciole barbe in lei, che non più addentro
»D’un piede e mezzo sien, col ferro ardito
»Le taglie e spenga;»
Aggiungi, che radice s’adopera con forte traslato per la parte più bassa d’una montagna, onde si dice la radice d’ un monte, e non si potrebbe dire le barbe, o la barba d’un monte.
Vero è bene, che ne’ derivati abbarbarsi e abbarbicarsi, presi nel senso metaforico di piantar la sede, la dimora in alcun luogo, i significati sopraccennati vengono più facilmente a confondersi; ma questa confusione, ove io abbia pur bene dichiarato il senso naturale dei vocaboli primitivi, si potrà da ogni accurato scrittore evitare.