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BARBA - RADICE.
Quantunque l’Accademia della Crusca fondata sull’autorità di molti scrittori ponga barba per radice, parmi tuttavia necessario l’indicarne la differenza. Ognun sente che la voce barba, posta per radice, è un traslato dal pelo, che cresce sul mento agli uomini, e che per quanto possa spingersi lontana questa traslazione, essa non potrà mai andar tant’oltre da diventar contraria alla prima e natural sua significanza. Quindi è che i latini adoperavano pure la voce barba in senso metaforico, ma non discostandosi mai dall’origine, la ponevano ad indicare tutte le fibre molli e pendenti delle piante, la lanugine dell’erbe e de’ fiori. Barba, dice il Forcellini, translate dicitur de summis arborum ramulis, seu tenuioribus foliis extremis, de lanugine in plantis, et similibus.
E come si potrà confondere quest’idea di cosa tenue e molle colla voce radice, che è quella parte della pianta che si sprofonda nella terra, e vi tien fermi gli alberi contro l’ira del vento, e manda loro l’umore nutritivo? Avrebb’egli, l’Alfieri, sostituito barba a radice in que’ bei versi del Saul: