Saggi poetici (Kulmann)/Parte seconda/La madre nella valle di Tempe
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LA MADRE NELLA VALLE DI TEMPE
«Qui donde il sol, sorgendo
Dalle cime d’Olimpo,
Copre la terra e il mare
4Di larghi fiumi d’or;
E, sceso dietro al Pindo
D’antiche nevi carco,
Dell’Alba vespertina
8Dorme nel roseo sen;
Qui dove ’l dolce canto
Dell’usignuol non cessa:
L’ode la fresca notte
12Al par del caldo dì;
Qui dove ad ogni luna
Sorgon spontanei fiori,
E il frutto già maturo
16Dal nuovo è spinto ognor;
Stanca dal lungo corso
Propostomi da fidi
Amici, eccomi in questa
20Celebre valle alfin.
Eppur non v’ha riposo
Per me! Sol odo, vedo
Peneo, che sospirando
24Di Dafne bacia i piè.
Pel lungo volger d’anni
Il pianto forse cessa
Di fida amante o sposa
28Su tomba sacra al cor.
Ma non già cessa il pianto
Di sconsolata madre,
Cui l’ultima sua prole
32Avverso il ciel rapì.»