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LA MADRE NELLA VALLE DI TEMPE


«Qui donde il sol, sorgendo
     Dalle cime d’Olimpo,
     Copre la terra e il mare
     4Di larghi fiumi d’or;

E, sceso dietro al Pindo
     D’antiche nevi carco,
     Dell’Alba vespertina
     8Dorme nel roseo sen;

Qui dove ’l dolce canto
     Dell’usignuol non cessa:
     L’ode la fresca notte
     12Al par del caldo dì;

Qui dove ad ogni luna
     Sorgon spontanei fiori,
     E il frutto già maturo
     16Dal nuovo è spinto ognor;

Stanca dal lungo corso
     Propostomi da fidi
     Amici, eccomi in questa
     20Celebre valle alfin.

Eppur non v’ha riposo
     Per me! Sol odo, vedo
     Peneo, che sospirando
     24Di Dafne bacia i piè.

Pel lungo volger d’anni
     Il pianto forse cessa
     Di fida amante o sposa
     28Su tomba sacra al cor.

Ma non già cessa il pianto
     Di sconsolata madre,
     Cui l’ultima sua prole
     32Avverso il ciel rapì.»