Rime varie (Alfieri, 1912)/CXXXVIII. La fortuna
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Vittorio Alfieri - Rime varie (1776-1799)
CXXXVIII. La fortuna
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CXXXVIII.1
La fortuna.
Volubil ruota, infaticabilmente
Rapida ferve; ed ora innalza, or preme2
Le umane cose; onde timore e speme
4 Combatton sempre entro all’umana mente.
Sotto essa ruota, innumerabil gente
Insana io veggio, o ignara, od ambe insieme,3
Che con mani bramose all’ali estreme
8 Tenta afferrarsi del paléo4 fuggente.
Schiomata5 Donna intanto, in nubi assisa,
Cieca torreggia,6 e col suo mobil piede
11 Del perpetuo rotar l’ordin divisa.7
Chi Dea, chi Donna, e chi un Demòn la crede,8
Solo il Saggio un Fantasma in lei ravvisa:
14 E chi la segue, assai men ch’essa vede.
Note
- ↑ Nel ms.: «13 gennaio, passeggiando su Senna gelata».
- ↑ 2. Preme, abbassa.
- ↑ 6. Ambe insieme, insana ed ignara al tempo stesso.
- ↑ 8. Il paléo, la ruota.
- ↑ 9. Schiomata, coi capelli disciolti, o con pochi capelli, sí che è difficile afferrarla.
- ↑ 10. Torreggia, si inalza come una torre.
- ↑ 11. Divisa, dirige il continuo girar della ruota.
- ↑ 12. Dante (Inf., VII, 91):
Quest’è colei ch’è tanto posta in croce
Pur da color che le dovrian dar lode
Dandole biasmo a torto e mala voce.