Rime varie (Alfieri, 1912)/CXXXVIII. La fortuna

CXXXVIII. La fortuna

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CXXXVII. La bellezza femminile CXXXIX. Dinanzi ad un mulino

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CXXXVIII.1

La fortuna.

Volubil ruota, infaticabilmente
Rapida ferve; ed ora innalza, or preme2
Le umane cose; onde timore e speme
4 Combatton sempre entro all’umana mente.

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Sotto essa ruota, innumerabil gente
Insana io veggio, o ignara, od ambe insieme,3
Che con mani bramose all’ali estreme
8 Tenta afferrarsi del paléo4 fuggente.
Schiomata5 Donna intanto, in nubi assisa,
Cieca torreggia,6 e col suo mobil piede
11 Del perpetuo rotar l’ordin divisa.7
Chi Dea, chi Donna, e chi un Demòn la crede,8
Solo il Saggio un Fantasma in lei ravvisa:
14 E chi la segue, assai men ch’essa vede.


Note

  1. Nel ms.: «13 gennaio, passeggiando su Senna gelata».
  2. 2. Preme, abbassa.
  3. 6. Ambe insieme, insana ed ignara al tempo stesso.
  4. 8. Il paléo, la ruota.
  5. 9. Schiomata, coi capelli disciolti, o con pochi capelli, sí che è difficile afferrarla.
  6. 10. Torreggia, si inalza come una torre.
  7. 11. Divisa, dirige il continuo girar della ruota.
  8. 12. Dante (Inf., VII, 91):
    Quest’è colei ch’è tanto posta in croce
    Pur da color che le dovrian dar lode
    Dandole biasmo a torto e mala voce.