Rime varie (Alfieri, 1912)/CXXXIX. Dinanzi ad un mulino
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Vittorio Alfieri - Rime varie (1776-1799)
CXXXIX. Dinanzi ad un mulino
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CXXXIX.1
Dinanzi ad un mulino.
Bello ed util del par, fervido Ordigno,
Quattro immense impernate ali rotanti
Spiegando, ei quivi allaccia i figli erranti
4 Del Dio, ch’è in mare all’uom talor maligno.2
Ratto aggirasi intanto alto macigno,
Cui mille ruote stridule assordanti,
D’una in altra se stesse propaganti,3
8 Dan moto stritolante aspro ferrigno.
La grave mola4 i cereali aurati
Doni infrange, che infranti altrui dan loco,
11 Cadendo in bianca polve trasmutati.
Esce da questo industre5 aéreo giuoco
Quel pane poi, che al povero i magnati6
14 Contrastan spesso, o il dan malvagio e poco.
Note
- ↑ Nel ms.: «31 gennaio, a cavallo, a Choisy e Villejouit».
- ↑ 3-4. A Choisyleroy, la Marna si getta nella Senna: i figli erranti di Nettuno, talvolta nemico dei marinari, sono i fiumi.
- ↑ 7. Che propagano il moto una all’altra.
- ↑ 9. Mola, macina.
- ↑ 12. Industre, ingegnoso.
- ↑ 13. I magnati, i potenti: eco, forse, delle voci che dovevano giungere allora frequenti all’orecchio dell’A., e che erano come il brontolío della non lontana bufera.