Rime varie (Alfieri, 1912)/CLXXVII. Tutto in Toscana l'invita a scrivere versi
Questo testo è completo. |
Vittorio Alfieri - Rime varie (1776-1799)
CLXXVII. Tutto in Toscana l'invita a scrivere versi
◄ | CLXXVI. Non può frenarsi dallo scrivere | CLXXVIII. Al proprio stemma | ► |
CLXXVII.1
Tutto in Toscana l’invita a scrivere versi.
Tutto è neve dintorno: e l’Alpi, e i colli,
Ch’oggi il Sol vincitor2 superbo indora,
Lor nuovo ammanto intemerato ancora
4 Ti ostentan vaghi, s’ivi l’occhio estolli.3
Ma i declivi4 ubertosi piani molli,
Fra cui l’amena ride attica Flora,
Prendendo a scherno le pruíne ognora,
8 Verdeggian lieti d’umidor satolli.
Beato nido, a cui qualora il gelo
D’ispide orrende borëali spiagge
11 Osa affacciarsi, ei stempra5 il duro velo!
Deh, di mia vita il colmo6 Apollo irragge
Sotto questo a me fausto etrusco suolo,
14 Dove ogni oggetto al poetar mi tragge!7
Note
- ↑ Nel manoscritto: «26 gennaio, in Boboli».
- ↑ 2. Vincitor, che è riuscito a spezzare la cortina di nubi che lo avvolgeva.
- ↑ 4. Estolli, inalzi.
- ↑ 5. Declivi, è aggettivo e significa dechinanti, scendenti; il Foscolo (Sepolcri, 170 e seg.):
.......i colli
Per vendemmia festanti e le convalli
Popolate di case e d’oliveti... - ↑ 11. Stempra, strugge, dissipa.
- ↑ 12. Di mia vita il colmo, l’ultima parte della mia vita.
- ↑ 14. Verso davvero lacerator di ben costrutti orecchi!