Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto XLIV
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Sonetto XLIV
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SONETTO XLIV.
A
lzata al Ciel da quel solingo e raro Pensier, che sopra il corso uman mi spinge
Veder mi parve il volto, che depinge
Amor al cor, ma più splendente e chiaro. 4
E di veder sopra quei cerchi imparo,
Come un solo voler li muove e cinge,
Come una sola mano allarga e stringe
Quanto piove fra noi di dolce e amaro. 8
L’intelletto tra ’l lume, e le parole
D’un’alta meraviglia sopragiunto,
Fiso nel mio, non scorse il maggior Sole: 11
Perchè già al fin del desiderio giunto,
Non sofferse la gloria, onde mi duole,
Che ’l giunger, e ’l sparir fosse in un punto. 14