Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto XLIII
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Sonetto XLIII
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SONETTO XLIII.
P
armi, che ’l Sol non porga il lume usato, Nè che lo dia sì chiaro a sua sorella,
Nè veggio almo pianeta, o vaga stella
Rotar lieto i be’ rai nel cerchio ornato. 4
Non veggio cor più di valore armato:
Fuggito è il vero onor, la gloria bella,
Nascosa è la virtù giunta con ella,
Nè vive in arbor fronda, o fiore in prato: 8
Veggio torbide l’acque, e l’aer nero,
Non scalda il fuoco, nè rinfresca il vento,
Tutti an smarrito la lor propria cura. 11
D’allor che ’l mio bel Sol fu in terra spento:
O che confuso è l’ordin di Natura,
O il duol agli occhi miei nasconde il vero. 14