Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto XCIX
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Sonetto XCIX
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SONETTO XCIX.
Q
ual Tigre, dietro a cui le invola e toglie Il caro pegno (o mia dogliosa sorte!)
Cors’io seguendo l’empia e dura Morte
Ricca allor dell’amate e care spoglie.4
Ma per colmarmi il cor d’interne doglie,
Sdegnosa all’entrar mio chiuse le porte,
Che con far nostre vite manche e corte,
Non empia le bramose ingorde voglie.8
Vuol troncar l’ali ai bei nostri desiri,
Quand’han preso spedito e largo volo,
Per gir del cader loro alta e superba.11
Uopo non l’è, ch’a numer grande aspiri
Certa d’averne tutti; elegge solo
L’ore più dolci per parer più acerba.14