Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto LXXVII
Questo testo è completo. |
Sonetto LXXVII
◄ | Sonetto LXXVI | Sonetto LXXVIII | ► |
SONETTO LXXVII
N
el dolce stato mio da molti amari Sospetti cinta, fra dubbiose spene
E certo affanno, fra diletto e pene
Sempre avean qualche nebbia i dì più chiari. 4
Non fur sì larghi allor, ch’or tant’avari
Deggian mostrarsi i Cieli, onde sostiene
Intiero mal per l’imperfetto bene,
Che già godeva il cor negli anni cari. 8
Sotto sì fiera legge quel Signore
Del danno liberal, dell’util parco,
Che fa i giorni infelici, e liete l’ore, 11
Al crudo regno suo per dolce varco
Con frode ascosa, e sicurtà di fuore,
M’indusse di fe nudo, e insidie carco. 14