Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto LXXVIII
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Sonetto LXXVIII
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SONETTO LXXVIII
Q
uand’io son tutta col pensier rivolta Ai raggi, al caldo del mio vivo Sole,
A quelle chiare luci ardenti e sole,
Ch’apparver qui tra noi sol’una volta; 4
L’alma vede la sua sì bella, e ascolta
Sì vere le divine alte parole,
Che del legame suo s’affligge e dole,
Non che sia quella dal suo nodo sciolta. 8
Non piango, che ’l valor, l’alma virtute
Degna scala del Ciel l’abbian gradito,
Ove dell’alta speme il frutto coglie; 11
Ma che tardi a venir la mia salute,
Sicch’io vegga ’l bel loco, ov’egli è gito,
E di vita, e di duol Morte mi spoglie. 14