Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto LXXVI
Questo testo è completo. |
Sonetto LXXVI
◄ | Sonetto LXXV | Sonetto LXXVII | ► |
SONETTO LXXVI
S
olco tra duri scogli e fiero vento L’onde di questa vita in fragil legno;
L’alto favor, e ’l mio fido sostegno
Tolse l’acerba morte in un momento. 4
Veggio il mal grave, e ’l mio rimedio spento,
E ’l mar turbato, e l’aere d’ira pregno,
D’atra tempesta uno infallibil segno,
E ’l valor proprio al mio soccorso lento. 8
Non che sommerga le commosse arene
Temo, nè rompa in perigliose sponde;
Ma duolmi il navigar priva di spene. 11
Almen, se Morte il vero porto asconde,
Mostrimi il falso suo, che chiare e amene
Mi saran le sue irate e torbid’onde. 14