Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto LXXV
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Sonetto LXXV
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SONETTO LXXV
A
nima eletta, ch’anzi tempo spinta Dal propio merto, lieta al Ciel volasti,
Se conforme al valor luce portasti,
Ogn’altra stella fu adombrata e vinta. 4
Ivi ti godi, e quì larga e distinta
L’alta strada d’onor chiara mostrasti;
Nè sol l’esempio raro a noi lasciasti,
Ma l’immagin tua bella al cor depinta. 8
Felice oggi è colui, che per l’altiere
Orme s’invia, che sì lodata cura,
S’ei ben non giunge al segno, eterno il rende. 11
Mostrò il Ciel maggior forza, e la Natura
Nuovo disegno, ch’oggi non comprende
Petto mortal quelle tue glorie vere. 14