Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto CIX
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Sonetto CIX
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SONETTO CIX
S
e all’alto vol mancar l’ardite penne D’altro conteste, che di fragil cera,
Colui, ch’accende in Ciel la quinta sfera,
Dal sommo Padre tal decreto ottenne. 4
Quel cerchio invidia tal mai non sostenne,
Che di fama e virtù gloria sì vera
Accolta in un soggetto fosse intera,
Miracol solo, ch’ai dì nostri avvenne. 8
Nè l’un fu ardito in guerra armato opporse,
Tanto lume divin scorger gli parve,
Nè l’altro irato in lui folgor contorse. 11
Morte mandar con sì fallaci larve,
Che lieta e inerme all’incontra gli corse:
Non cadde già, ma dal mondo disparve. 14