Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto XLIII
Questo testo è incompleto. |
Sonetto XLIII
◄ | Sonetti spirituali - Sonetto XLII | Sonetti spirituali - Sonetto XLIV | ► |
SONETTO XLIII
Quando di sangue tinte in cima al monte
Le belle membra in croce al Ciel scoverse
Colui che con la vita al Padre offerse
Le voglie al Suo voler sempre congionte,
Il salutifer sacro divin fonte,
Anzi il mar de le grazie alor s’aperse,
E furo entro ’l gran sen l’ire disperse
Già ne l’antica legge aperte e conte.
Gli angeli ardendo insieme di morire
Mostrar desio, ma carità maggiore
Fu giusto freno a sì pietoso ardire,
Dicendo: «Ristorar non può il mio onore
Altri, né per amor tanto patire,
Né lavar altro sangue un tanto errore».