Rime (Michelangelo)/259. Ben può talor col mie 'rdente desio

259. Ben può talor col mie 'rdente desio

../258. Quantunche sie che la beltà divina ../260. Non è sempre di colpa aspra e mortale IncludiIntestazione 7 maggio 2009 75% Poesie

259. Ben può talor col mie 'rdente desio
258. Quantunche sie che la beltà divina 260. Non è sempre di colpa aspra e mortale
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  Ben può talor col mie ’rdente desio
salir la speme e non esser fallace,
ché s’ogni nostro affetto al ciel dispiace,
a che fin fatto arebbe il mondo Iddio?

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  Qual più giusta cagion dell’amart’io5
è, che dar gloria a quella eterna pace
onde pende il divin che di te piace,
e c’ogni cor gentil fa casto e pio?
  Fallace speme ha sol l’amor che muore
con la beltà, c’ogni momento scema,10
ond’è suggetta al variar d’un bel viso.
  Dolce è ben quella in un pudico core,
che per cangiar di scorza o d’ora strema
non manca, e qui caparra il paradiso.