Rime (Guittone d'Arezzo)/La dolorosa mente, ched eo porto

La dolorosa mente, ched eo porto

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Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
La dolorosa mente, ched eo porto
Qual omo si diletta in troppo dire Dolcezza alcuna o di voce o di sono


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Tutto è morto in lui, fuorché la lingua, che dice il suo tormento.


     La dolorosa mente, ched eo porto,
consuma lo calor, che mi sostene,
sí ch’eo non aggio membro se non morto,
4for che la lingua, ch’a lo cor si tene.
     E questa parla per contar lo torto,
lo qual mi tace Amore; e non s’attene,
e dice: Oh, lassa, for son di conforto,
8ché d’ogni parte disciolt’ha il mio bene!
     Sol per servire Amor coralemente
sono giunto del tutto a non podere,
11sí come quegli ch’a lo foco è tratto.
     Ed eo dolente vivo in foco ardente
e perdo la potenza e lo sapere:
14in martir si discioglie ogni mio atto.