Rime (Andreini)/Sonetto XX
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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto XX
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SONETTO XX.
D
A questi abbissi di miseria sciolto Deh mira figlio il lagrimoso humore,
Che da l’interne vie del tristo core
Sorge dolente à traboccar nel volto.
O figlio, e per quel ben, che mi fù tolto
Al tuo ratto partir, per quel dolore,
Che m’ange, prega tù l’alto Motore,
Che teco un dì sia lo mio spirto accolto.
Di questo Egeo mortal l’atre procelle
Care viscere mie cotanto acerbe
Deh quando scorgeran porto tranquillo?
O s’avvien, che per voi stanza mi serbe
Pietoso il Cielo, e prema un dì le stelle,
Felicissimo pianto, ond’hor mi stillo.