Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
18 |
All’Illustriss. & Eccellentiss. Sig.
IL SIG. PIETRO ENRIQUEZ
d’Açebedo Conte di Fuentes
Del Consiglio di Stato di S. M. C. Suo Governatore,
e Capitan Generale nello Stato di Milano, &c.
SONETTO XIX.
Folgorando ne l’armi hasta vittrice
Arresti, porger di Pelide ultrice
La forza veggio al suo gran Rè soccorso;
S’à Popoli, à Città mettendo il morso
In pace siedi, teco Astrèa felice
Impera, ed a tè volta. ò saggio (dice )
Eterno fia di tue bell’opre il corso.
Forte gli alteri abbati, e giusto i rei
Punisci; ond’è, che ’l Mondo à quei primi anni
Tratto, gode nel ferreo il secol d’oro.
Però non solo à te palme, e trofei
Sacrati son; ma da’ sublimi scanni
Ti porge Apollo, e Marte un doppio alloro.
SONETTO XX.
Deh mira figlio il lagrimoso humore,
Che da l’interne vie del tristo core
Sorge dolente à traboccar nel volto.
O figlio, e per quel ben, che mi fù tolto
Al tuo ratto partir, per quel dolore,
Che m’ange, prega tù l’alto Motore,
Che teco un dì sia lo mio spirto accolto.
Di |