Rime (Andreini)/Sonetto CLI

Sonetto CLI

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Sonetto CL Sonetto CLII

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SONETTO CLI.


P
Iansi gran tempo, ed hebbi il cor piagato

Di strale ardente, e la mortal ferita
     Quanto più acerba tanto men gradita
     Fù à l’empio mio Signor d’orgoglio armato.
Fèi de le mie sventure altrui beàto
     Essempio sol di miserabil vita,

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     Da crud’Aspe attendèi pietosa aìta.
     Hor qual fù amando più ’nfelice stato?
Pur al fin l’ardentissime faville
     Estinse il tempo, e diè termine al pianto
     Recando al viver mio l’hore tranquille.
Sua mercè lieta hor son se non se ’n quanto
     Me stessa incolpo e mille volte, e mille,
     Ch’à pentirmi (dolente) io tardai tanto.