Ricordanze della mia vita/Appendici/III. Difesa di Luigi Settembrini scritta per gli uomini di buon senso
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III
DIFESA DI LUIGI SETTEMBRINI
scritta per gli uomini di buon senso.
dedicata alla Gran Corte criminale di Napoli
Ogni imputato politico ha due giudici; un tribunale che gli destina la legge, e la pubblica opinione. Il mio avvocato parlerá a voi, e mi purgherá dell’accusa che mi minaccia di morte: ma del mio onore, che mi è piú caro della vita, debbo parlare io a tutti gli uomini che hanno buon senno naturale, e sono severi giudici dell’onore e dell’infamia. E perché tra questi uomini di buon senno siete anche voi, o giudici della gran corte criminale, io spero che vorrete leggere queste semplici e franche parole che io scrivo. Voi avete stampata l’accusa, io stampo la mia difesa: voi giudicherete di me, l’opinione pubblica giudicherá di me e di voi.
Indice
- Capo I. - Mia vita ed opinioni
- Capo II. - Processo a me particolare. Addentellati in altri processi
- Capo III. - Processo dell'esplosione innanzi la reggia il 16 settembre 1849
- Capo IV. - Sguardo generale sul processo
- Capo V. - Prima e seconda dichiarazione di Luciano Margherita, fondamento principale dell'accusa
- Capo VI. - Lettera del Carafa. Conchiusione