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J. Fallen. 1911 1911 Emanuele Portal Indice:Antologia provenzale, Hoepli, 1911.djvu poesie Rappresaglie! Intestazione 10 giugno 2024 25% Da definire

Uniamoci! Ballata per la fine dell'anno
Questo testo fa parte della raccolta Antologia provenzale


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RAPPRESAGLIE!

su d’un carro di rossi covoni, Teresina tornava dalle paludi, i suoi capelli d’un diadema bruno cingevano la sua testolina dolce. E sotto le carezze del sole, avreste detto eli ella fosse l’antica Dea delle messi, tanto i suoi vezzi faceano di lei un bel boccone, E dovea sognare la bella, perché la sua piccola bocca sorrideva e il suo sguardo puro si perdeva in qualche tenera visione. Ora accadde che giusto, Pietro, che lui pure trasportava dei covoni in senso contrario, camminasse a cavalcioni al suo carico. [p. 329 modifica] Ed il giovane e bel galante, dopo avere abbastanza zufolato, in tè mia! s’era messo a mangiare dei piccoli pomi per distrarsi. Pure, allo svolto della via, quando ad un tratto si incontrarono, Pietro e Teresina trasalirono nel tempo stesso d’un dolce brivido, E Pietro, con una dolce parola, che ratta gli sali dal cuore, lanciò un pomo (oli! non troppo torte!) sul seno della brunetta. Ahi! ahi! nel corsetto semichiuso della poverina, vermiglia, il (rutto s’introduce e striscia. Oh! qual grido, quale spavento gentile! E mentre!e sue dita cercavano il pomo: Ah! va! ti prenderò! ella esclamava.... Fu vero: sei mesi dopo si maritavano.


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REVENGE!

Sus un viàgi de garbo rousso
Zino revenié dei patun;
Soun péu d’un diadèmo bruii
Cenchavo sa testèto doufo,
E caressado dóu souléu
Aurias di l’antico divesso
Dei meissoun, tant sa poulidessu
Fasié d’elo un flarne moussèu.
E devié pantaia, la bello,
Car sa bouqueto sourrisié
E soun pur regard si perdié
Dins quaucu vesien tendrinello.
Or si trovo que justamen.
pi; ire, qu’éu tambén garbejavo,
En séns countràri caminavo
Acavautant soun cargamen,

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K Iou jouve e bèu calignaire,
Après agile proun sibleja,
Ma (e! s’èro mes à manja
Dé poumeto per si distraire.
Tambèn, au virant dóu cambi,
Quand tout d’un cóup si rescountrèron,
Pèire e Zino trefouiiguèron
Hn meme tèrns d’un dous fremin,
H Pèire, em’uno parauleto
Que subran li mountè dóu couer,
Mandè ’no poumo — oh! pas lièti (puert!
Sus Iou senet de la bruneto.
Ai 1 ai! dlns Iou vièsti badant
De la paureto rouginello
La frucho s’entrauco e roudello:
Oli! gue crid! quent esfrai charmant!
Puei dóu tèms gue sei det cercavon
La poumo: — Ah! vai. t’agantarai!
Elo cridè.,.. Siguè verni:
Sièis mes après si marldavon.

(id. id.). ((Op. separato))

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