Questo che morto ancora il ciel disfida

Giuseppe Artale

XVII secolo Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura XIV. Il teschio del Turco Intestazione 12 agosto 2022 100% Da definire

È lingua o fiume? ed è facondia o mare Sparsi sangue ed inchiostro, e in ciel straniero
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XIV

IL TESCHIO DEL TURCO

     Questo che morto ancora il ciel disfida,
orrido teschio di terribil trace,
mira, Lidia, mio Sol, l’empio omicida
sprezzator d’ogni legge e pertinace.
     Questo de’ traci e capitano e guida
drizzò pronto di man, d’ingegno audace,
ferrata scala, e perché ed arda e uccida
portò ai muri sovente e ferro e face.
     Poggiava alfine, ed io sul collo invitto
tal percossa avventai, che ’l busto forte
senza capo restò fra’ morti ascritto.
     Or mira, e fa’ che sdegno il guardo apporte,
perché può tua pietá d’un uom trafitto
far vita per miracolo la morte.