È lingua o fiume? ed è facondia o mare

Giuseppe Artale

XVII secolo Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura XIII. Al padre Michele Fontanarosa Intestazione 12 agosto 2022 100% Da definire

Voli al ciel, lasci acciar? Doppio martoro Questo che morto ancora il ciel disfida
Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Artale
[p. 455 modifica]

XIII

AL PADRE MICHELE FONTANAROSA

     È lingua o fiume? ed è facondia o mare
ciò ch’ammirano in te gl’ingegni altrui?
Mare non è, ché non ha l’onde amare;
fiume non è, ché non ha sponde in lui.
     Pur è mar, pur è fiume: è mar che rare
gemme produce infra’ concetti tui,
è fiume che su rose uniche e care
forma d’alta eloquenza i corsi sui.
     Dunque è mar, dunque è fiume; oltre l’usato
è dolce l’uno, e l’altro oltre il costume
ha da la rosa tua fonte odorato.
     Cosí, carco d’onor, ricco di lume,
scorgo il tuo vasto ingegno in mar cangiato
e la fontana tua conversa in fiume.